Le Aree protette del Trentino sono individuate dall’articolo 34 della LP 23 maggio 2007 n. 11 e costituiscono l'insieme delle aree destinate alla conservazione di habitat, specie ed emergenze naturalistiche e alla valorizzazione socio-economica e culturale sostenibile. Il sistema è costituito dai Parchi e dalle Reti di riserve in primis, dalle aree protette esterne ad essi, cioè alcune Riserve naturali e Riserve locali, dalle Riserve non ancora istituite e dai rimanenti siti della Rete Natura 2000. Nel complesso tale sistema interessa il 32% del territorio provinciale.

- Parchi: sono i più antichi e consolidati istituti di protezione, che riguardano ambiti territoriali vasti, caratterizzati da notevole interesse ecologico e paesaggistico.

- Reti di riserve: sono lo strumento ideato per ottimizzare la gestione e la valorizzazione delle aree protette, con un approccio dal basso, attivato su base volontaria dai comuni in cui ricadono aree protette e sistemi territoriali di particolare interesse naturale, scientifico, storico-culturale e paesaggistico. La gestione e la valorizzazione delle aree protette, organizzate in una rete territoriale, viene cioè affidata alla comunità locale, che agisce sulla base di un accordo di programma formalmente pattuito con l’amministrazione provinciale e di un idoneo piano di gestione approvato.

- Riserve naturali: territori destinati specificamente alla conservazione di una o più specie naturalisticamente rilevanti della flora e della fauna, oppure di uno o più ecosistemi importanti per le diversità biologiche e per il mantenimento delle risorse genetiche.

- Riserve locali: costituite da territori di limitata estensione d'interesse comunale, gestite ai fini della conservazione dei loro caratteri e dei loro contenuti morfologici, biologici ed ecologici, o da altre zone di rilevanza locale, ambientale, paesaggistica, storica e culturale che si prestano a una valorizzazione che non ne pregiudichi la conservazione.

- Rete Natura 2000: rete di aree destinate alla conservazione di habitat o specie di interesse europeo. Costituita dalle Zone Speciali di Conservazione (Z.S.C.) e dalle Zone di Protezione Speciale (Z.P.S.), si sovrappone alla quasi totalità delle aree protette trentine, e ne completa la distribuzione sul territorio provinciale.

A seguito del nuovo accordo di programma della rete Val di Cembra - Avisio (approvato con deliberazione 22 novembre 2019, n.1841 della Giunta provinciale), è cambiata la ripartizione tra la superficie tutelata in gestione dalle reti di riserve rispetto alla rimanente in gestione PAT. L’ingresso nella Rete dei Comuni di Albiano, Cembra - Lisignago e Valfloriana ha portato alla presa in gestione di alcune aree protette ricadenti nei corrispondenti territori da parte della rete stessa. Pertanto sono stati aggiunti 2.154 ettari di siti Natura 2000 in gestione Reti, sottratti ai siti Natura 2000 non più in gestione da parte della PAT e sono stati aggiunti 10 ettari di riserve locali in gestione Reti, sottratti alle riserve locali non più in gestione da parte della PAT.

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TAV. XVI.22 - Superficie provinciale protetta (2013-2019)
(ettari)
AnniParchiReti di RiserveAree protette escluse da Reti di RiserveTotale% sul territorio provinciale
Riserve Naturali istituite e Riserve localiRiserve non istituiteRete Natura 2000 residua
201399.32632.04954216862.679194.76431,4
201599.32634.54050016860.230194.76431,4
201699.32634.54449616860.230194.76431,4
201799.32634.54449616860.230194.76431,4
201899.32635.84434616859.113194.79731,4
201999.32638.00833616856.959194.79731,4
Fonte: PAT, Servizio Sviluppo Sostenibile e Aree Protette